Cervi

Disegno di: Nico Talamona
Storia di: Alice

Il sole splendeva attraverso gli alberi, illuminando il sottobosco con la sua calda luce dorata. Inspirai profondamente, riprendendo la mia passeggiata e pensando che ormai era ora di sgranocchiare qualcosa.

Mentre mi avvicinavo ad una radura vista in precedenza iniziai a sentirmi... a disagio. C’era qualcosa di strano, una sensazione spiacevole nel retro della mia mente. Mi stavano osservando. Ma da dove? Chi era? In questa parte della foresta non ci dovrebbe essere nient’altro che piccoli animali e uccelli, è il motivo per cui vengo qui! A meno che… La realizzazione mi travolse mentre mi voltavo bruscamente alla mia destra. È lì, lo sento. È uno di loro!

Trattenni il respiro, forzando il mio cuore a calmarsi. Immobile, cercai con gli occhi la figura. ‘calmo’ pensai ‘innanzitutto devi capire che tipo di animale è. Il colore del suo manto, se ha qualcosa con sé’. Mentre scorrevo questa lista mentale lo vidi. O meglio, li vidi. A quanto pare si era avvicinata una coppia di individui, maschio e femmina; i loro occhi sgranati tanto quanto le loro bocche mentre mi scrutavano dall’alto al basso.

Mi sentivo osservato, ma mi calmai non appena mi resi conto che non solo non avevano nulla con loro, ma il loro manto era colorato e vivace. Quella fu la prova definitiva che non c’era nulla da temere. Mentre sospirando rilassai i miei muscoli notai il maschio estrarre dalla schiena un piccolo oggetto che brillò sotto la luce del sole. ‘avevo ragione’ mi rassicurai ‘volevano solo guardarmi attraverso quell’oggetto’.

Nella mia lunga vita ne ho incontrati tanti di animali così, quelli innocui comunicano a bassa voce e si muovono lentamente una volta che li noto, come se non volessero disturbarmi. Solitamente rimangono per qualche minuto, guardandomi attraverso quegli oggetti così strambi.

Mi ricordo che me ne parlò un gufo non tanto tempo fa, credo li abbia chiamati “umani”.